La Fede è la Certezza Di quello che si spera, é La convizione di quello che non si vede. il vero profeta riporta la parola di Dio come l'ha ricevuta, senza interpretarla;non si mette in mostra, il suo scopo è solo diffondere il messaggio;non guadagna nulla per farlo, e rifiuta eventuali offerte;quel che afferma è conforme alla Sacra Scrittura;i frutti della sua opera devono essere una autentica conversione dei cuori e il ritorno alla Chiesa e ai Sacramenti per chi ne era lontano,nessuno può prendersi qualcosa se non li viene data dal cielo.

giovedì 30 giugno 2011

André Frossard Laico

André Frossard Laico
Testimonianza



                                               1915 - 2 febbraio 1995

  Mia nonna era ebrea, mia madre protestante, mio padre non era battezzato.
Così narrava di sé André Frossard, nato nel 1915 a Belford, nella Francia Orientale.
Suo padre, Ludovico, nel 1920, fu tra i fondatori del Partito Comunista Francese, di cui divenne il primo segretario. Tutta la famiglia, guadagnata al marxismo, era completamente atea. Nella sua educazione, il problema di Dio non venne mai sfiorato.
André studiava arte, perché sapeva dipingere. Poi suo padre lo sistemò presso un giornale: non ingranava. Passò da un giornale all’altro. Finalmente trovò il suo posto al «Temps present». Aveva 20 anni nel 1935 e lavorava – si fa per dire – a Parigi.

Scoperta sconvolgente
– È l’8 luglio – racconta – una magnifica estate. Per la sera ho un appuntamento con una tedeschina bionda... Non credo a niente. A ogni modo, se credessi all’esistenza di una verità, i preti sarebbero gli ultimi ai quali andrei a chiederla. Non provo infine alcuna curiosità per le cose di religione che ritengo di un’altra epoca.
Verso sera André, con un amico, si reca in via d’Ulm. L’amico entra in una chiesetta. André, ateo tranquillo, preferisce aspettarlo fuori.
Quello non torna più.
Sono le 17,10. Spinto dalla curiosità, André entra nella cappella, ma non trova l’amico. Si trova però di fronte a «cose» mai viste: un altare, il Santissimo Sacramento esposto in alto tra fiori e candele accese. Dinanzi all’altare, alcune suore in preghiera. Per caso fissa una candela: la seconda a sinistra della croce.
Continua a raccontare:
– Dapprima mi vengono suggerite queste parole: “Vita spirituale”. Le ho sentite come se fossero state pronunciate accanto a me sottovoce da una Persona che io non vedo ancora.
Non dico che il Cielo si apre. Non si apre, ma si slancia, s’innalza silenziosa folgorazione, da quella insospettabile cappella nella quale si trovava misteriosamente rinchiuso... Un mondo, un altro mondo d’uno splendore e di una densità che rimandano di molto il nostro mondo fra le ombre fragili dei sogni irrealizzati.
Questo mondo è la Realtà, la Verità: la vedo dalla sponda oscura su cui sono ancora trattenuto.
C’è un ordine nell’universo e alla sommità c’è Dio, l’evidenza di Dio, l’evidenza fatta presenza, fatta Persona di Colui che un istante prima avrei negato. Colui che i cristiani chiamano “Padre nostro” e nel quale sento tutta la dolcezza, una dolcezza attiva, sconvolgente, al di là di ogni violenza, capace di infrangere la pietra più dura e, più duro della pietra, il cuore umano.
Nella vita di André Frossard, l’ateo ventenne, è capitato il fatto più importante, l’unico che conta: davanti a Gesù Eucaristico, esposto sull’altare, Gesù che è il Dio vivente, ha incontrato Dio, fino all’evidenza.
Continua a narrare.
– L’irruzione di Dio, straripante, totale, s’accompagna con una gioia che non è altro che l’esultanza del salvato, la gioia del naufrago raccolto in tempo... Nello stesso tempo, mi viene data una nuova famiglia, la Chiesa Cattolica, con l’incarico per Lei di condurmi dove è necessario che io vada.
André uscì. Vide l’amico che, accortosi di qualcosa di nuovo e di strano, lo fissava curioso e indagatore:
– Ma che cosa ti capita?
Andrà rispose:
– Sono cattolico, apostolico, romano... Dio esiste ed è tutto vero.
Quella sera dell’8 luglio 1935 non andò più all’appuntamento con la biondina tedesca: Dio in persona era entrato nella sua esistenza e lui si sentiva un bambino appena nato e pronto al Battesimo. Si rivolse a un sacerdote cattolico per prepararsi:
– Ciò che il prete mi disse del Cattolicesimo, io lo aspettavo e lo accolsi con gioia: l’insegnamento della Chiesa Cattolica è vero fino all’ultima virgola e io ne prendevo atto a ogni linea.

La Verità è Gesù Cristo
Iniziava una nuova vita, la vera vita.
Quando suo padre, primo segretario del Partito Comunista Francese, lo seppe, pensò trattarsi di una piccola crisi risolvibile in breve. Ma, visto che la «crisi» non passava, gli proibì di parlarne alla mamma e alla sorella. Le quali, però, contagiate da André, non tardarono a farsi cattoliche. Il padre, invece, morì a 56 anni, improvvisamente, senza giungere alla Fede.
Dopo la guerra e la resistenza cui partecipò attivamente, rientrato dalla prigionia sotto i nazisti, tra i quali era stato apostolo di Cristo, André Frossard ritornò al suo lavoro di giornalista sui più prestigiosi quotidiani francesi, fino a diventare corsivista a «Le Figaro» con pagine estremamente vivaci, intelligenti, spesso polemiche e mordaci, in cui mai intruppato dietro le idee correnti, era sempre capace di andare controcorrente, in nome della Verità incontrata fino a vederla.
Il suo stupendo incontro con Dio lo ha testimoniato nel libro Dio esiste: io l’ho incontrato (SEI, Torino), in cui afferma, certissimo, sereno:
– L’uomo non è solo. Il mondo in cui vive, per quanto bello, non è che un leggerissimo riflesso della immensa realtà momentaneamente invisibile, spirituale, splendente, che lo attraversa, lo avvolge, lo aspetta. Il nostro destino non si conclude con questa vita. L’uomo che viene da Dio-Amore, ritorna a Lui, grazie alla fede e alla carità, attraverso la sofferenza e la morte. E questo niente può impedirlo.
La Domenica 22 ottobre 1978 in cui Papa Giovanni Paolo II inaugurava il suo Pontificato, André Frossard strinse amicizia con lui fino a diventarne il confidente in lunghe ore di conversazione...
Nei suoi scritti, Frossard pone in luce il primato di Cristo, nella vita e nel mondo, la presenza infinitamente viva e operosa di Lui, Pane di vita nell’esistenza sua, già di ateo tranquillo, che un giorno è stato folgorato dall’Ostensorio silenzioso nella luce divina più splendente.
Una vita intera per far conoscere Lui...
André Frossard si è spento il 2 febbraio 1995. A chi lo incontrava era solito ripetere:
– Non ho fede in Dio: io l’ho veduto. Tutta la Verità si trova nella Chiesa Cattolica. La Verità è qualcuno, è Gesù Cristo. Che ci posso fare se il Cattolicesimo è vero, se questa Verità è Cristo che vuole essere incontrato? Siamo noi che abbiamo perso la passione di convincere, di testimoniare, di convertire!


 

L’EUCARESTIA E LE ANIME DEL PURGATORIO

L’EUCARESTIA E LE ANIME DEL PURGATORIO
La pena per la privazione della visione di Dio, per tutte le anime, e specialmente per le più vicine alla gloria, è immensamente temperata dall’Eucaristia. Per questo da tante rivelazioni sappiamo che quando si celebra la Messa per un’anima, essa non soffre o per lo meno è grandemente refrigerata, proprio per la presenza di Gesù sull’Altare.
Nessuna creatura della terra è adoratrice Eucaristica come un’anima purgante che partecipa ad una Messa celebrata per lei, o che si unisce per il suffragio all’adorazione della Chiesa per Gesù Sacramentato. Ne abbiamo un esempio bellissimo in una apparizione avuta da Santa Geltrude:
Una Religiosa morta giovane e in Grazia di Dio, dopo una vita passata in continua adorazione del Santissimo Sacramento. Le apparve tutta sfolgorante di luce celeste, inginocchiata davanti al Divino Maestro, che faceva apparire dalle sue piaghe gloriose cinque raggi infiammati, che andavano a toccare dolcemente i cinque sensi della pia Suora. Eppure, la religiosa sembrava triste, allora, Santa Geltrude, piena di meraviglia, domandò al Signore come mai, mentre Egli favoriva la sua serva in modo tanto speciale, questa sembrava non vivere una gioia perfetta.
Gesù le rispose:
Fino ad ora quest’anima è stata giudicata degna di contemplare solamente la mia umanità glorificata e le mie cinque piaghe grazie alla sua devozione verso il mistero Eucaristico, ma non può essere ammessa alla visione beatifica a cagione di alcune macchie leggerissime da lei contratte nella pratica della Regola “. Poiché la Santa intercedeva per lei, Gesù le fece conoscere che, senza numerosi suffragi, quell’anima non avrebbe potuto terminare la sua pena. La stessa defunta fece capire a Santa Geltrude di non voler essere liberata, prima di essersi completamente purificata, poiché l’amore che aveva per Dio, le faceva desiderare di comparirgli davanti tutta pura. L’amore che in vita aveva avuto per Gesù sacramentato, le faceva contemplare la Divina umanità di Lui, come l’aveva contemplata velata nell’Ostia Santa.

Dovete viverla la santa mesa ecco come.


Testimonianza di Catalina Rivas sulla Santa Messa

Selezione di brani tratti dal libro "La Santa Messa"




  È questa la testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, per la maggior Gloria di Dio è per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime, consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell’amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l’uso di riceverlo "per abitudine" e rivivano il meraviglioso stupore dell’incontro quotidiano con l’amore. Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia.
Era la vigilia del giorno dell’Annunciazione e noi tutti del nostro gruppo eravamo andati a confessarci. Alcune signore del gruppo di preghiera non riuscirono a farlo e rimandarono la confessione al giorno seguente, prima della Santa Messa.
Quando il giorno seguente giunsi in chiesa con un po’ di ritardo, il signor Arcivescovo e i sacerdoti stavano entrando già nel presbiterio. In quel momento la Vergine disse [...]: "Oggi per te è un giorno di apprendistato e voglio che tu faccia molta attenzione perchè, di ciò che sei testimone oggi, dovrai farne partecipe l'umanità".

Il signor Arcivescovo cominciò la Santa Messa e giunto all'Atto Penitenziale, la SS. Vergine disse: "Dal profondo del tuo cuore, chiedi perdono al Signore per tutte le tue colpe, per averlo offeso, così potrai partecipare degnamente a questo privilegio di assistere alla Santa Messa".
Per una frazione di secondo pensai: "Sono in grazia di Dio, mi sono appena confessata ieri sera". La Madonna rispose:- "E tu credi che da ieri sera non hai offeso il Signore? Lascia che ti ricordi alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui, la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti alcune cose, e poiché eri in ritardo, sbrigativamente le rispondesti in modo non molto cortese. E' stata una mancanza di carità da parte tua, e dici di non avere offeso Dio...?
Nella strada che hai fatto per venire qui, un autobus ti ha attraversato la strada e ti ha quasi urtato e tu ti sei espressa in maniera poco conveniente contro quel pover'uomo, invece di venire in chiesa a fare le tue orazioni, preparandoti per la Santa Messa. Hai mancato di carità e hai perso la pace, la pazienza. E dici di non aver offeso il Signore?...
E arrivi all'ultimo momento, quando già la processione dei celebranti sta uscendo per celebrare la Messa... e stai per parteciparvi senza una previa preparazione...".

"Perchè arrivare all'ultimo momento? Dovreste essere qui prima, per poter fare una preghiera e chiedere al Signore di mandare il Suo Santo Spirito, perchè vi conceda uno spirito di pace che scacci via lo spirito del mondo, le preoccupazioni, i problemi e le distrazioni, e poter essere così capaci di vivere questo momento tanto sacro. Invece arrivate quasi all'inizio della celebrazione e vi partecipate come se andaste ad assistere ad un evento qualsiasi, senza nessuna preparazione spirituale. Perché? E' il miracolo più grande, e voi avete la possibilità di vivere il momento del più grande regalo da parte dell'Altissimo, ma non lo sapete apprezzare".
[...]
Era un giorno di festa e si doveva recitare il Gloria. Nostra Signora disse: "Glorifica e benedici con tutto il tuo amore la Santissima Trinità, riconoscendoti una Sua creatura".

Arrivò il momento della Liturgia della Parola e la Vergine mi fece ripetere: "Signore, voglio oggi ascoltare la Tua Parola e dare frutto abbondante; che il Tuo Santo Spirito mondi il terreno del mio cuore, perchè la Tua Parola cresca e si sviluppi, purifica il mio cuore perchè sia ben disposto".
"Voglio che tu stia attenta alle letture e a tutta l'omelia del sacerdote. Ricorda che la Bibbia dice che la Parola di Dio non ritorna senza aver dato frutto. Se stai attenta, resterà qualcosa in te di tutto quello che ascolti. Devi cercare di ricordare tutto il giorno quelle Parole, che hanno lasciato in te un’impronta. Potranno essere una volta due frasi, poi sarà l'intera lettura del Vangelo, qualche volta solo una parola, da assaporare per il resto del giorno; questo si farà carne in te perchè è questa la maniera di trasformare la vita, e fare in modo che la parola di Dio trasformi".
"E ora, dillo al Signore che sei qui per ascoltare ciò che tu vuoi che Egli dica oggi al tuo cuore".
Ringrazio nuovamente Dio perché mi dà l’opportunità di ascoltare la Sua Parola; chiedo perdono per aver mantenuto un cuore tanto duro per così tanti anni e per aver insegnato ai miei figli ad andare alla Messa la domenica perché così comandava la Chiesa, e non per amore e per il bisogno di riempirsi di Dio...
Io che avevo assistito a tante Eucaristie, più che altro come un obbligo, e avevo creduto con questo di essere salva... Di viverla, nemmeno per sogno, di porre attenzione alle letture e alla omelia del sacerdote ancor meno. Quale dolore ho provato per tanti anni persi inutilmente, a causa della mia ignoranza!... Quanta superficialità nelle Messe alle quali assistiamo quando c’è un matrimonio, o una Messa da morto, oppure perché ci teniamo a farci vedere dagli altri! Quanta ignoranza riguardo questa nostra Chiesa e riguardo i Sacramenti! Quanto spreco nel voler istruirci e coltivarci nelle cose del mondo, che in un momento possono sparire senza che nulla rimanga, e che alla fine della vita non ci servono neanche ad aggiungere un minuto alla nostra esistenza! Ma di quello che ci farà guadagnare un poco di cielo sulla terra e poi la vita eterna, non sappiamo niente! E ci consideriamo uomini e donne istruiti...!
Un attimo dopo si arrivò all'Offertorio e la Vergine Santissima disse: "Recita così: «Signore, Ti offro tutto ciò che sono, quello che ho, quello che posso, tutto pongo nelle Tue mani. Eleva Tu, Signore, quel poco che io sono. Per i meriti del Tuo Figlio, trasformami, Dio Altissimo. Ti supplico per la mia famiglia, per i miei benefattori, per ogni membro del nostro apostolato, per tutte le persone che ci combattono, per quelli che si raccomandano alle mie povere preghiere... Insegnami ad umiliare il mio cuore affinché il loro cammino sia meno duro!» E' così che pregavano i Santi e così voglio che facciate voi".

All'improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona che si trovava nella Cattedrale, uscisse un'altra persona. La chiesa si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al corridoio centrale procedendo poi verso l'altare.
Disse nostra Madre: "Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui. E' il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all'Altare del Signore".

Alcuni di loro portavano un vassoio d'oro con qualcosa che risplendeva di una luce bianco-dorata. Disse la Vergine: "Sono gli angeli Custodi che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore...
In questo momento..., offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi nell'offrire e nel chiedere".
Dietro ai primi Angeli, ne venivano altri che non avevano niente nelle mani, le avevano vuote. Disse la Vergine: "Sono gli Angeli delle persone che pur essendo qui, non offrono mai niente, che non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare all'altare del Signore".
Per ultimi, vi erano degli altri Angeli che erano piuttosto tristi, con le mani giunte in preghiera, ma con gli occhi bassi: "Sono gli Angeli Custodi delle persone che pur essendo qui, è come se non ci fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perchè si sentono obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa, e così gli Angeli vanno tristemente perchè non hanno niente da portare all'Altare, salvo le proprie preghiere.
Non intristite il vostro Angelo Custode... Pregate molto, pregate per la conversione dei peccatori, pregate per la pace nel mondo, per i vostri famigliari, per il vostro prossimo e per quelli che si raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi, ma anche per gli altri.
Ricordatevi che l'offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto, affinché Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro? Il nulla ed il peccato, ma se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, quell’offerta è gradita al Padre".
[Catalina vede ora tante persone vestite con tuniche di vari colori; N.d.R.] Tutti questi si inginocchiavano al canto "Santo, Santo, Santo il Signore...". Nostra Signora disse: "Sono tutti i Santi e i Beati del Cielo e fra di essi vi sono anche le anime dei vostri famigliari che godono già della Presenza di Dio".

La Vergine disse: "Ti colpisce il fatto di vedermi un poco più indietro di Monsignore [il celebrante; N.d.T.], vero? Ma così deve essere... Per quanto mi ami, il Figlio Mio non Mi ha dato la dignità che dà ad un sacerdote, di poterlo continuamente portare quotidianamente tra le Mie mani, come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perchè provo un profondissimo rispetto per il sacerdote e per quel miracolo che Dio realizza per suo mezzo, e che mi obbliga qui ad inginocchiarmi".
Dio mio, quanta dignità, quanta grazia riversa il Signore sulle anime sacerdotali, e noi non ne siamo coscienti, e talvolta, nemmeno tanti di loro!
Di fronte all'altare cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che sollevavano le mani verso l'alto. Disse la Vergine Santissima: "Sono anime benedette del Purgatorio che aspettano le vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere eternamente di Lui.
Come vedi, Io sono qui sempre... La gente fa pellegrinaggi, cerca i luoghi delle apparizioni, e questo va bene per tutte le grazie che si ricevono in quei luoghi, ma in nessuna apparizione, in nessun luogo Io sono presente per più tempo, come durante la Santa Messa. Ai piedi dell'Altare dove si celebra l'Eucaristia, sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del Tabernacolo insieme agli Angeli, perchè Io sto sempre con Lui".
Lo dico con dolore: la maggioranza degli uomini, ancor più delle donne, se ne stanno in piedi [durante la consacrazione] con le braccia incrociate come se dovessero rendere un omaggio al Signore da pari a pari, da uguale ad uguale. Disse la Vergine: "Dillo agli esseri umani, che mai un uomo è così davvero uomo come quando piega le ginocchia davanti a Dio".
Il celebrante pronunciò le parole della "Consacrazione". Era una persona di statura normale, ma all'improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una luce soprannaturale, tra il bianco e il dorato che lo avvolgeva, e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando sollevò l'Ostia, vidi che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era Gesù!... Era Lui che con il Suo Corpo avvolgeva quello del celebrante. [...]
Istintivamente abbassai la testa e Nostra Signora disse: "Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: «Gesù mio, io credo, adoro spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non ti amano». Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto lo ami, rendi il tuo omaggio al Re dei Re".

Non appena Monsignore pronunciò le parole della Consacrazione del vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell'Altare.
All'improvviso sospeso in aria vidi Gesù Crocifisso, dalla testa sino alla parte bassa del torace. Il tronco trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro della chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo [il celebrante; N.d.R.], che continuava ad essere Gesù, perchè potevo distinguere la Sua capigliatura, le Sue piaghe luminose, il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo volto.
In alto, Gesù Crocifisso, stava con il viso reclinato sulla spalla destra. Si vedevano sul volto e sulle braccia i segni dei colpi e delle ferite. Sul costato destro, all'altezza del petto, vi era una ferita da cui usciva a fiotti verso sinistra del sangue, e verso destra qualcosa che sembrava acqua, però molto brillante; ma erano piuttosto fasci di luce quelli che si dirigevano verso i fedeli, muovendosi a destra e a sinistra. Mi stupiva la quantità di sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe impregnato e macchiato tutto l'Altare, ma non ne cadde una sola goccia!
In quel momento la Vergine disse: "Te l'ho già ripetuto, questo è il miracolo dei miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l'Assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario nell'istante della Crocifissione di Gesù".
Può qualcuno immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello stesso momento nel quale lo stanno crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre, non solamente per quelli che lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno!".
A partire da quel giorno, non mi importa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la sensibilità di cui sono capaci quel privilegio che il Signore ci concede.
Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la celebrazione, e disse: "Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e dica loro con tutto il cuore: «Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù io ti chiedo perdono e desidero la mia pace». Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, la pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore".
"Fate attenzione a quello che fate" - continuò il Signore - "Voi ripetete nel Padre Nostro: perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni a Dio. State dicendo: perdonami soltanto come io sono capace di perdonare, non di più".
Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo fare male a noi stessi con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose brutte che nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.

Arrivò il momento della Comunione dei celebranti [...] la Vergine disse: "Questo è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore... Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...".
Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, così come lo siamo anche noi laici. Molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che molto spesso può circondare un sacerdote.
Dobbiamo capire che i sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui.
Il Signore vuole che la gente del gregge che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un giorno o l’altro, quando saremo dall’altra parte, comprenderemo la meraviglia compiuta dal Signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima.

La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a comunicarsi 

 Il Signore mi disse: "Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa...". Per un impulso interiore alzai gli occhi fino alla persona che andava a prendere la comunione nella lingua dalle mani del sacerdote. Devo precisare che questa persona 

 non si era potuta confessare la sera prima e lo fece quella mattina, prima della Santa Messa. Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: "E' così che Io Mi compiaccio nell'abbracciare un'anima che viene a ricevermi col cuore puro!". Il tono di Gesù era quello di una persona contenta.

Quando mi diressi a ricevere la comunione, Gesù mi ripeté: "L'Ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell'ora dell'amore, istituii quello che agli occhi degli uomini potrebbe sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d'Amore. Istituii l'Eucaristia. Volli rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perchè il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani quelli che amavo più della Mia Vita...".

Quando tornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo il Signore mi disse: "Ascolta...". [in quel momento una signora, seduta davanti a Catalina che aveva appena preso la Comunione, senza aprire bocca disse]: "Signore, ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l'affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi... Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l'anno se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti della vicina che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perchè io non la posso sopportare...".
  Gesù mi disse con un tono triste: "Ti sei resa conto? Non mi ha detto una sola volta che Mi ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che le ho fatto di far scendere la Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla a Me. Non una sola volta ha detto: «grazie, Signore». E' stata una litania di richieste... e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi.
Io sono morto per amore e sono risuscitato. Per amore aspetto ognuno di voi e per amore rimango con voi... ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro amore. Ricorda che Sono il Mendicante d'Amore in quest'ora sublime per l'anima".

Quando il celebrante stava per impartire la benedizione, la Vergine Santissima disse: "Fai attenzione, osserva bene... Invece di fare il segno della Croce, voi fate un ghirigoro. Ricorda che questa benedizione può essere l'ultima che ricevi nella tua vita dalla mano di un sacerdote. Tu non sai se uscendo da qui, morirai o no, e non sai se avrai l'opportunità che un altro sacerdote ti dia una benedizione. Quelle mani consacrate ti stanno dando la benedizione nel Nome della Santissima Trinità, pertanto, fai il Segno della Croce con rispetto e come se fosse l'ultimo della tua vita".

[subito dopo la fine della Messa, Gesù disse:] "Non andate via di corsa dopo terminata la Messa, rimanete un momento in Mia compagnia, traetene profitto e lasciate che anche Io possa trarre profitto dalla vostra compagnia...".


[... Catalina chiede a Gesù:] Signore quanto rimani davvero, dopo la comunione? Suppongo che il Signore abbia riso della mia ingenuità, perché disse: "Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da Me. Uscite dalla Messa, e per quel giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e tutto finisce lì, e non pensate che Mi piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi almeno in quel giorno.
Voi nelle vostre case avete un luogo per tutto, e una stanza per ogni attività: una camera per dormire, un'altra per cucinare, una per mangiare, ecc.. Qual'è il luogo che hanno destinato a Me? Deve essere un luogo nel quale non soltanto tenete una immagine permanentemente impolverata, ma un luogo nel quale almeno per cinque minuti al giorno la famiglia si riunisce a ringraziare per la giornata, per il dono della vita, a pregare per le necessità quotidiane, chiedere benedizioni, protezione, salute... Tutti hanno un posto nelle vostre case, tranne Io.
Gli uomini programmano la loro giornata, la settimana, il semestre, le vacanze ecc.. Sanno in quale giorno riposeranno, in che giorno andranno al cinema o ad una festa, a visitare la nonna o i nipoti, i figli, gli amici, quando andranno a divertirsi. Ma quante famiglie dicono almeno una volta al mese: «Questo è il giorno in cui dobbiamo andare a visitare Gesù nel Tabernacolo» e tutta la famiglia viene a fare conversazione con Me, a sedersi di fronte a Me e a parlarmi, a raccontarmi ciò che è accaduto negli ultimi giorni, raccontarmi i problemi, le difficoltà che hanno, chiedermi ciò di cui hanno necessità... Farmi partecipe delle loro faccende! Quante volte?
Io so tutto, leggo nel più profondo dei vostri cuori e delle vostre menti, però Mi piace che siate voi a raccontarmi le vostre cose, che me ne facciate partecipe come uno della famiglia, come con l'amico più intimo. Quante grazie perde l'uomo perchè non Mi dà un posto nella sua vita...".


"Volli salvare la Mia creatura, perchè il momento di aprirle la porta del Cielo è stato pieno di troppo dolore...
Ricorda che nessuna madre ha nutrito il proprio figlio con la sua carne. Io sono arrivato a questo eccesso d'Amore per comunicarvi i Miei meriti.
La Santa Messa sono Io stesso che prolungo la Mia vita e il Mio Sacrificio sulla Croce in mezzo a voi. Senza i meriti della Mia Vita e del Mio Sangue, che cosa avete voi per presentarvi davanti al Padre? Il nulla, la miseria, il peccato...
Voi dovreste sorpassare in virtù gli Angeli e gli Arcangeli, perchè loro non hanno la fortuna di ricevermi come alimento, voi sì. Essi bevono una goccia della sorgente, ma voi che avete la grazia di ricevermi, potete bere tutto l'oceano...".
L'altra cosa di cui il Signore mi parlò con dolore fu di quelle persone che si incontrano con Lui per abitudine. Di quelle che hanno perso il meraviglioso stupore di ogni incontro con Lui. Di come l'abitudine faccia diventare certe persone così tiepide che non hanno mai niente di nuovo da dire a Gesù quando Lo ricevono. Delle non poche anime consacrate che perdono l’entusiasmo di innamorarsi del Signore e fanno della loro vocazione un mestiere, una professione, alla quale non si dedicano più di quanto sia necessario, ma senza sentimento...
Quindi il Signore mi parlò dei frutti che ogni comunione deve portare in noi. Accade infatti che ci sia della gente che riceve il Signore ogni giorno, ma non cambia la propria vita.
Dedicano molte ore alla preghiera, compiono molte opere, ecc. ecc., ma la loro vita non si trasforma, e una vita che non si trasforma non può dare frutti autentici per il Signore. I meriti che riceviamo nell’Eucaristia debbono portare frutti di conversione in noi e frutti di carità per i nostri fratelli.
Noi laici abbiamo un incarico molto importante dentro la nostra Chiesa, non abbiamo nessun diritto di tacere davanti all’invito che ci fa il Signore, come lo fa ad ogni battezzato, di andare ad annunciare la Buona Novella. Non abbiamo alcun diritto di ricevere tutte queste conoscenze e non darle agli altri, e così permettere che i nostri fratelli muoiano di fame, mentre noi abbiamo tanto pane nelle nostre mani.
Non possiamo stare a guardare mentre la nostra Chiesa cade in rovina, perché siamo comodi nelle nostre Parrocchie, nelle nostre case, ricevendo e continuando a ricevere tanto dal Signore: la Sua Parola, le omelie del sacerdote, i pellegrinaggi, la Misericordia di Dio nel Sacramento della confessione, l’unione meravigliosa attraverso il cibo Eucaristico, i discorsi del tale o del tal’altro predicatore.
In altre parole, stiamo ricevendo tanto e non abbiamo il coraggio di uscire dalle nostre comodità, di andare in un carcere, in una casa di correzione, di parlare con chi è più bisognoso, di dirgli che non si dia per vinto, che è nato cattolico e che la sua Chiesa ha bisogno di lui, anche lì dove è, sofferente, perché questo suo dolore servirà per redimere altri, perché questo sacrificio gli farà guadagnare la vita eterna.
Non siamo capaci di andare negli ospedali dove ci sono i malati terminali e, recitando la coroncina alla Divina Misericordia, aiutarli con la nostra preghiera in quei momenti di lotta tra il bene e il male, per liberarli dalle insidie e dalle tentazioni del demonio. Ogni moribondo ha paura, e anche soltanto tenendo loro la mano, parlando loro dell’amore di Dio e della meraviglia che li aspetta nel Cielo con Gesù e Maria e insieme ai propri cari che sono già partiti, reca loro conforto.
L’ora che stiamo vivendo, non ammette che accettiamo l’indifferenza.
Dobbiamo essere per i nostri sacerdoti la mano d’aiuto che va dove loro non possono arrivare. Ma per fare questo, per averne il coraggio, dobbiamo ricevere Gesù, vivere con Gesù, alimentarci di Gesù. Abbiamo paura di impegnarci un po’ di più e quando il Signore dice: "Cerca prima il Regno di Dio e il resto ti sarà dato in aggiunta", è ricevere tutto. È cercare il Regno di Dio con tutti i mezzi e... aprire le mani per ricevere TUTTO in aggiunta; perché Egli è il Padrone che paga meglio, l’unico che è attento anche alle tue più piccole necessità!
Fratello, sorella, grazie per avermi permesso di portare a termine la missione che mi è stata affidata, di farti giungere queste pagine.
La prossima volta che assisterai alla Santa Messa, vivila. So che il Signore compirà anche in te la promessa che "la tua Messa non sarà mai più quella di prima" e quando lo ricevi: Amalo...!
Sperimenta la dolcezza di riposare tra le piaghe del Suo costato aperto per te, per lasciarti la Sua Chiesa e Sua Madre, per aprirti le porte della Casa del Padre Suo, e perché tu sia capace di verificare il Suo Amore Misericordioso attraverso questa testimonianza e di cercare di corrispondervi con il tuo piccolo amore.
Che Dio ti benedica in questa Pasqua di Resurrezione.
Tua sorella in Gesù Cristo Vivo,
Catalina
Missionaria laica del Cuore Eucaristico di Gesù



Il Cielo, comanda ai Suoi servi la fedeltà assoluta alla Sua chiamata e mette il Suo Sigillo di verità sulla Sua creatura.

Questa battaglia è alla sua fine! Voglio salvare tutti i Miei figli e li salverò ...Parola di Dio!

 

Il Cielo, comanda ai Suoi servi la fedeltà assoluta alla Sua chiamata
e mette il Suo Sigillo di verità sulla Sua creatura.


Maria Santissima Vergine Sposa del Signore, viene a consolare i Suoi figlioli.
Amati figli del Cielo, il vostro Dio è con voi, mettete pace nel vostro cuore, e nella serenità andate a combattere il male.

Gesù vi dichiara il Suo Amore infinito e vi esorta ad essere luce nella Luce.
Amati figlioli, IO ora vi dico, e questa è verità infinita: il Cielo comanda ai Suoi servi la fedeltà assoluta alla Sua chiamata e mette il Suo Sigillo di verità sulla Sua creatura.
Non verrà nessun male sui miei figli, essi vivranno di Me e saranno in Me in questo Mio ultimo disegno terreno in opera di salvezza.

Ora ordino a voi, o uomini fedeli al servizio del Dio Creatore nel Figlio Suo Unigenito Gesù Cristo: andate fieri e combattete la tenebra! I miei figli già si perdono nelle loro illusioni terrene ma IO, l’Unico e Vero Dio, proclamo la Mia Nuova Chiesa in voi.

Succederà tutto ciò che IO vi ho annunciato, e sul Mio Colle entrerà la Mia Luce infinita.
La Verità è già nel mondo e il mondo a breve vedrà la Sua Gloria.


Amati figlioli, quando parlate della Mia Opera, dite che nulla è contrario al Vangelo, e che IO sono Colui che Sono, e sono Colui che oggi torna a mettere il Suo Sigillo nella Sua Chiesa, in amore e fedeltà assoluta ...a chi è la Vera Chiesa!
Mostratevi sempre nella docilità all’Amore e suggerite amore e solo amore; La Luce vi prenderà in Sé e vi illuminerà di Sé, non abbiate paura di parlare delle cose del Padre vostro che è nei cieli, EGLI è Colui che trasformerà nuove tutte le cose nell’amore infinito.

Questa battaglia è alla sua fine, chi vuole seguire voi segue Me, IO vi comando la Mia Vera Dottrina e vi espongo nel mondo per Me, perché La Mia Parola venga ascoltata da tutti i Miei figli, e nella loro volontà vengano a Me per essere Miei.
Voglio salvare tutti i Miei figli e li salverò ...Parola di Dio!

Il Verbo oggi è nel mondo, ma presto il mondo avrà il Dio Creatore con il Suo popolo.
In questo mondo di miseria succederà la Bellezza dell’infinito Bene, risusciterò i morti e li trasformerò in Me, luce nella Mia Luce saranno, ed eternamente abiteranno i Miei pascoli nuovi e vibreranno della Mia Stessa Carità.

Quanto dolore ha comportato in Me la Mia Chiesa, che non è più la Chiesa del Signore Gesù Cristo; da subito è divenuta chiesa dell’uomo, e nella sua iniquità è andata.
Non c’è più nulla da mettere in questa chiesa infame piena di vizi, IO sono il Signore Gesù Cristo e vengo a modificare il Mio popolo, strappandolo al peccato e alla morte e  metterlo in Me.
Nella vita eterna esso sarà, se risponderà di sua volontà alla Mia richiesta, cioè: vivere secondo il Mio Vangelo, essere nella Mia Dottrina. L’unica verità sta in Me il Dio Vivente dell’infinito Amore.

Concludo con questa Mie Parole:  dove l’uomo ha messo mano, IO metterò la Verità. Ecco che IO vi dico che chi segue Me segue la Verità, IO sono la Verità!

Prendete atto di ciò che IO ora vi dirò: quando Dio Creò l’Universo e creò l’uomo per abitarlo, tante stanze furono messe a disposizione dell’essere, ma quando il peccato entrò nell’uomo, Dio tolse ogni Suo Bene all’uomo peccatore e chiuse a lui ogni possibilità di vedere oltre il terreno.
L’uomo ha rinunciato a vivere il suo cammino in Me e si è donato alla vita di questa terra senza Dio, senza sperare in Dio, ha rinnegato il Suo Dio Creatore e si è donato di sua propria volontà a satana, l’ingannatore.

Oggi IO vi dico o uomini: ecco che IO vi rivelerò ogni cosa che Mi appartiene e vi metterò in condizioni di vedere e di capire ciò che l’uomo aveva a voi tolto dalla Mia Parola, dalla Mia Verità.
Non tutti crederanno, il mondo ancora vive nella cecità, ma coloro che IO Stesso segnerò in Spirito Santo e fuoco, saranno coloro che vedranno e capiranno.

Dio c’è, Dio esiste, EGLI è ...non l’uomo è!
Nella sua miseria umana ha voluto contraddire il Suo Dio Creatore, ponendo le sue leggi a quelle del Suo Dio Creatore.

Ora vi dico ancora: togliete le bende dai vostri occhi e seguiteMi nella verità, “IO” Sono Colui che vi darà da bere della Sua Acqua Viva, non il mondo ve la darà! Amen!


Gesù Cristo il Salvatore e Dio Padre Onnipotente, nell’Unità dello Spirito Santo, vi benedicono.
Andate nella pace del Cielo, amen!

mercoledì 29 giugno 2011

chiedete e vi sarà dato busate e vi sarà aperto.

SU CIÒ CHE IL SIGNORE DICE NEL VANGELO:
"
NON DATE CIÒ CHE È SANTO AI CANI E NON GETTATE LE VOSTRO PERLE
DAVANTI AI PORCI" E SU CIÒ CHE SEGUE
Chi chiede e bussa non è cane né porco.
1. La Carità vostra sa - poiché siete figli della Chiesa di Cristo, radicati e fondati nella fede cattolica - che i misteri di Dio son tenuti nascosti non perché siano negati all'intelligenza di chi vuole imparare, ma perché siano rivelati solo a chi li indaga. Se si leggono dei passi "chiusi" delle Sacre Scritture è per incitare l'animo alla ricerca. Poc'anzi ci è stato letto il passo del Vangelo in cui il Signore comanda di non gettare le perle davanti ai porci. Ora, quando il Signore ammonì i suoi servi e discepoli dicendo: Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci 1, diede, è vero, questo ammonimento, ma essi non avrebbero facilmente potuto conoscere chi erano i cani e i porci da evitarsi per non gettare loro le perle, per non dare le cose sante a individui di tal genere e per di più negarle anche ai degni. Ecco perché soggiunse e disse: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperta la porta. Poiché chi chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperta la porta 2. Ai suoi amministratori, suoi discepoli, ch'egli costituiva annunciatori del Vangelo, il Signore dunque ordina: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci. Quando invece soggiunse: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperta la porta, lo comandò al popolo: per far capire che quando questo chiede, cerca e bussa, esso non è più cane o porco, al quale non si debbano gettare le perle.
L'esempio della donna cananea.
2. Questa verità risulta abbastanza chiara da un'evidentissima testimonianza del Vangelo in un altro passo, quando il Signore si recò nella regione di Tiro e Sidone 3. Una donna cananea, partitasi da quella regione, cominciò a pregare [il Signore] che le guarisse la figlia. Il Signore non le dava ascolto; sembrava uno che disprezzasse, ma [solo] perché si mostrasse la fede di quella. Vedi come egli ritardi ad esaudirla: le negò il dono che tuttavia voleva darle, per far uscire dal suo cuore le parole, per le quali fosse degna di riceverlo. In effetti, sebbene i discepoli dicessero al Signore: Rimandala a casa, perché continua a venirci dietro gridando, il Signore disse: Non è giusto prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani 4. Vedete? Questo è simile all'altro precetto: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci. [Poi soggiunse:] Io sono stato mandato solo per le pecore smarrite del popolo d'Israele 5. Quella donna era una pagana. Si sarebbe avverato che anche il Vangelo sarebbe stato annunciato ai pagani. L'apostolo Paolo fu inviato ai pagani, soprattutto lui fu inviato; ma dopo la passione e risurrezione del Signore si doveva andare a predicare il Vangelo tra i pagani. Il Signore invece era andato con la sua presenza fisica alle pecore della casa d'Israele, che s'erano sperdute, poiché anche tra quel popolo molti credettero in lui. Tra quelli erano infatti gli Apostoli, tra quelli i centoventi uomini su cui il giorno della Pentecoste scese lo Spirito Santo ch'era stato promesso dal Signore nel Vangelo quando disse: Io vi manderò lo Spirito di verità 6; e tutto ciò che aveva promesso riguardo allo stesso Spirito lo fece vedere dopo la sua passione e ascensione il giorno di Pentecoste. Ora erano lì centoventi uomini sui quali discese lo Spirito Santo e ne furono ripieni ed erano appunto dei giudei 7. Voglio far comprendere alla Santità vostra in che modo vengono scelte le pecore sperdute della casa d'Israele. Anche l'apostolo Paolo afferma che il Signore risorto fu visto da più di cinquecento fratelli 8; questi erano dello stesso numero. Quando inoltre il Signore venne annunciato, dopo la sua ascensione credettero molte migliaia di giudei. E agli stessi, che avevano crocifisso il Signore, fu donato il medesimo sangue del Signore; mentre infuriavano contro Cristo versarono il loro prezzo, poiché furono ricomprati col sangue da loro versato. E poiché non erano senza effetto le parole pronunciate da Cristo appeso alla croce: Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno 9, quelli prima versarono il sangue [di Cristo] come loro prezzo e poi lo bevvero pure. A queste pecore dunque aveva detto d'essere stato inviato. Tuttavia però aveva predetto che avrebbero creduto anche i pagani. Poiché non accadeva, per così dire, nulla di nuovo che prima non fosse stato predetto. Infatti anche i Profeti avevano preannunciato la fede dei pagani: [anch'egli] stesso essendo ancora sulla terra, prima della sua passione disse: Ho altre pecore che non sono di questo ovile; anche quelle bisogna che io conduca e diventeranno un solo gregge e vi sarà un solo pastore 10. Per questo motivo è stato chiamato anche "pietra d'angolo"; nell'angolo infatti vengono unite strettamente due pareti e non formano un angolo se non due pareti che provengono da direzioni diverse poiché, se ambedue vengono da una sola parte, non formano un angolo. Il popolo dunque proveniente dai giudei, cioè dalla circoncisione e i pagani pro venienti dalla parte opposta, cioè dagli idoli e dalla infedeltà, provenivano bensì da direzioni diverse, ma furono uniti con una sola pietra. La pietra rigettata dai costruttori è diventata pietra angolare 11. I pagani dunque non erano ancora venuti, ma quella cananea era già una pagana che prefigurava la Chiesa dei pagani.
Come si considera la donna cananea.
3. La donna dunque sollecita [il Cristo] ma le viene risposto: Non è giusto prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani 12. Poiché chiedeva con insistenza, fu chiamata cane. Essa, avendo ricevuto la parola in certo modo oltraggiosa uscita dalla bocca della Verità, si sarebbe potuta sdegnare e sarebbe potuta andar via per aver ricevuto un rabbuffo ingiurioso, dicendo nel proprio cuore: "Io sono venuta a chiedere una grazia; se può essere concessa, la si conceda; se non la si vuol concedere, perché sono un cane? Che male ho fatto a chiederla, a venire per chiedere una grazia?". Sapeva bene a chi chiedeva la grazia; accettò, non rigettò l'ingiuria uscita dalla bocca del Cristo, ma insistette nel pregare più ardentemente, confessando d'essere ciò che aveva sentito dirsi. Poiché disse: È vero, Signore; cioè: hai detto la verità, che io sono un cane. E poiché il Cristo aveva parlato di pane dei figli, non bastò che riconoscesse d'essere un cane, ma ammise ch'erano anche suoi padroni coloro ch'egli aveva chiamati figli. Il Signore infatti aveva detto: Non è giusto prendere il pane dei figli e gettarlo ai cani, e quella: È vero, o Signore, - rispose - ma anche i cani mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni 13. Che cosa osservate, fratelli? Chiese ardentemente, cercò energicamente, bussò con insistenza. Ordunque, per il fatto stesso d'aver chiesto, cercato, bussato, non è un cane. Il Signore quindi in questo caso non dà certo una cosa santa a un cane. Per confermare quanto aveva detto dimostra ch'essa non è un cane, poiché chiese e bussò con vivo desiderio. Avendo ordinato ai suoi amministratori: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, rimproverando coloro che avrebbero voluto riceverle, affinché non fossero cani qualora lo fossero stati in precedenza, disse: "Chiedete, cercate, bussate". Questo dunque mostrò mediante la donna cananea, ch'egli dapprima aveva chiamato cane. Essa non si sdegnò di udire l'oltraggio, ma ricevuto l'insulto confessò l'umiltà, e lo stesso Signore tolse da lei l'oltraggio. L'aveva chiamata cane; aveva ordinato: Non date ciò che è santo ai cani. Perché mai cancellò l'oltraggio pronunciato da lui se non perché essa si era cambiata mediante l'umiltà dopo aver ricevuto l'oltraggio e, ancor più, perché aveva riconosciuto giusto ciò che aveva udito, aveva cessato d'essere ciò che aveva sentito dirsi?.
Anche l'esattore delle tasse cessò d'essere peccatore dichiarandosi tale.
4. Che significa ciò che ho detto, che cioè per il fatto d'aver riconosciuto essere vero quanto aveva udito, cessò d'essere quanto aveva sentito dirsi? Così avvenne di quell'esattore delle tasse ch'era nel tempio; il contrario avvenne al fariseo che vantava i propri meriti e oltraggiava quell'altro che stava lontano credendosi peccatore. L'agente delle tasse con gli occhi rivolti a terra non osava neppure alzare lo sguardo al cielo, perché non osava alzare la coscienza a Dio; ma si batteva il petto dicendo: Abbi pietà di me che sono peccatore 14. E che disse il Signore? Io vi assicuro che l'esattore delle tasse tornò a casa giustificato al contrario del fariseo. Perché chi si esalta sarà umiliato, ma chi si umilia sarà esaltato 15. Se chiamandosi peccatore venne giustificato, chiamandosi peccatore cessò d'essere ormai peccatore. Perché? Perché l'esattore delle tasse, al contrario del fariseo, tornò a casa giustificato. Allo stesso modo quindi che costui, riconoscendosi peccatore, lasciò la precedente condizione, così quella, riconoscendosi cane, cessò d'essere ciò che era. Che cosa sente dirsi dal Signore? Non già cane, ma che cosa? Donna, grande è la tua fede: ti sia fatto come tu vuoi 16. Le gettò il pane, anzi no, glielo diede, non glielo gettò, poiché ormai lo dava non già ad un cane, ma a una persona umana. Lo diede infatti alla fede di colei che lo chiedeva, che cercava, che bussava, e perciò lodò la fede perché essa non aveva rifiutato l'umiltà. La Santità vostra consideri attentamente le parole del Signore che dice: Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci. Ma chi vuol farci intendere per "cani"? I cani sono i calunniatori che abbaiano: i porci invece sono quelli che sono insozzati dal fango dei piaceri carnali. Cerchiamo quindi di non essere cani e porci, per meritare d'essere chiamati figli dal Signore, come quella cananea che meritò d'essere chiamata donna anziché cane dal Signore che le disse: O donna, grande è la tua fede, ti sia fatto come tu vuoi.

martedì 28 giugno 2011

L’uomo non vuole credere che Gesù è di ritorno!

                     L’urlo del Cielo segnerà l’inizio e la fine della estenuante lotta.


Il Male è per sedersi sul trono di Pietro.
Ecco, il vostro Re è in arrivo, preparate la strada del Signore, Egli viene a portare a questa Terra la Sua grazia e nella Sua Gloria entreranno tutti i Suoi figli, i fedeli al Suo Amore.
Gioite o figli di Sion, il tempo dei dolori presto se ne andrà e tutto entrerà nell’amore infinito.
L’uomo non vuole credere che Gesù è di ritorno, ma farebbe bene a credere perché credendo si preparerebbe a riceverLo nella santità.
Amati figli del Cielo, la nebbia ora avvolgerà i vostri bei colli, il suo arrivo  li oscurerà, ma i Miei figli, coloro che sono nella Luce Vera, non dovranno temere di nulla.
Maria Santissima, Vergine Addolorata, piange i Suoi figli, piange per tutti coloro che non vogliono destarsi dal sonno della morte e vanno ignari degli eventi che verranno nella Terra e nell’Umanità, con la grande sciagura che verrà con l’assedio di Roma da parte dei malfattori.

Attenti figliolini Miei, il Male è per sedersi sul trono di Pietro, la cattedra di Pietro verrà gestita da colui che è i Male, e pianto e stridor di denti verranno su coloro che accetteranno le sue malefiche leggi.

Il Cielo comanda ai Suoi figli di ritirarsi dal mezzo della folla e mettersi al riparo nei luoghi prescelti dal Signore dove tutto sarà nella pace dell’Amore.
Uniti in Cristo Signore, sarete tutti al sicuro.

Figli di Gerusalemme, ecco che Egli viene, il Suo Aspetto è nella Luce dell’Amore, Egli viene a liberare il Suo popolo dalla schiavitù di satana, viene a consolare i Suoi fratelli e metterli in Sé nella gioia perenne dell’Amore.
Gioite, gioite o figli, il tempo della nuova Primavera è vicino, il Sole è per entrare nel Suo infinito calore in voi.
Ricevete, ora, Lo Spirito Santo Amore, e venite al Mio fianco in battaglia, l’ora è segnata, l’urlo del Cielo segnerà l’inizio e la fine della estenuante lotta ma, sarete tutti vincitori in Me.

IO Sono il Re de re! IO Sono Colui che Sono!   Amen!

Gesù nel Padre con Lo Spirito Santo Amore.

HO INCONTRATO CRISTO

HO SCRITTO IL 26 GIUGNO 2011:



HO INCONTRATO CRISTO.
SI, ANCORA UNA VOLTA HO INCONTRATO GESÙ IL CRISTO, IL QUALE MI HA ONORATO DELLA SUA DIVINA PRESENZA. ERA CROCIFISSO ED IN SILENZIO. MI TROVAVO IN UN LUOGO QUASI BUIO DOVE LUI, IL MESSIA, MI  AVEVA INDICATO DI ANDARE.

HO CHIESTO: SIGNORE, SIGNORE. COSA VUOI DA ME? PERCHÉ IO? PERCHÉ ORA? PERCHÉ IN QUESTO LUOGO QUASI OSCURO?

IL SIGNORE MI HA RISPOSTO: “FIGLIOLO, ANNUNCIA A TUTTI: QUESTA È L’ORA DELLE TENEBRE. LA TERRA È AVVOLTA DALL’OSCURITÀ UMANA. MALGRADO CIÒ IO SONO QUI. IO CI SONO, MA QUASI NESSUNO MI CERCA. VÀ FIGLIOLO E TESTIMONIA LA VERITÀ DI CIÒ CHE HAI VISTO E SENTITO. PRESTO MI RIVELERÒ AL MONDO CON POTENZA E GLORIA. VÀ FIGLIOLO E NON TEMERE, IO SONO IN TE E CON TE.

HO RINGRAZIATO IL SIGNORE GESÙ CRISTO, FIGLIO DEL DIO VIVENTE ADONAY-ARAT-RA.
CON AMORE

VOSTRO GIORGIO BONGIOVANNI
STIGMATIZZATO

lunedì 27 giugno 2011

Chi mi conosce sa chi sono e da dove vengo



Matteo Capitolo 7:12-23

7:12 Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
7:13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
7:14 quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!
7:15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci.
7:16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi?
7:17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi;
7:18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
7:19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco.
7:20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
7:21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
7:22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?
7:23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.


Il giudizio non appartiene a me perche ora sono un uomo nuovo, del uomo vecchio non voglio piu saperne perche ora sono un uomo nuovo e il giudizio appartiene soltanto a Dio padre.

elì elì lemà sabactàni


e quanto ha detto Gesù sulla croce.

«Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo»

Oggi vi scrivo perché ci sono persone che credono che io proferisca prendendo in giro il mio prossimo,non capisco come faccio a prendere in giro, avete mai sentito jose pronunciare alcuna frase o nel suo scrivere, dove dice IO sono Veggente,Testimone,Profeta ? Io lo Grido con forza non sono niente! ma se qualcuno mi chiede aiuto nel mio piccolo per le preghiere o per la mia conoscenza nel scrittura, nel vangelo, o sulla mia esperienza di vita,ditemi perequale motivo non devo aiutarli se anche io ho peccato come loro alla stessa maniera, io sono un peccatore come tutti voi, ora dico io se aiuto il mio prossimo perché un fratello deve dire che io prendo in giro il mio prossimo se professo solo la verità (dico non la mia di verità ma la verità sua quella di Gesù ) ora io mi chiedo in base a quale cosa ? personalmente credo di non aver scritto niente di personale,o scritto qualcosa che possa inalzare me e abbassare il mio signore Gesù cristo ,soprattuto non mi compiaccio in cio ,sono solo contento che io sia uno strumento nelle mani del mio DIO, capisco benissimo che non sono degno di niente, ripeto io non vedo Gesù, non sento la sua voce io cerco di viverlo ,mi rivolgo a te perché vuoi togliermi questo desiderio io ti chiedo perché? dimmi come puoi dire che quello che io scrivo e valido ma il mio cuore non vale niente ? come puo alzare un giudizio del genere ? non sta scritto forse ama il tuo prossimo come te stesso ,il giudizio non appartiene agli uomini solo a DIO appartiene ,come puoi tu giudicare ? io ti dico che nella maniera in cui giudichi sarai giudicato, e qui mi fermo, andiamo avanti è comunque sia io andrò per la mia strada e se devo andare all' inferno perché professo la parola di Gesù per aiutare i miei fratelli allora sia amen..


Io vi dico, non fidatevi di chi non si confessa,di chi non va a mesa, di chi non prende la comunione e vive la mesa e si professa Udente,Vedente,Testimone, perché solo chi fa le opere del regno e riconosciuto nel regno,attenti figlioli attenti

Batterò il Mio Pugno sulla Terra e la farò ballare come una trottola!

L’Universo ora entrerà in battaglia!


Batterò il Mio Pugno sulla Terra e la farò ballare come una trottola!
. ..Scuoterò questa Terra come una tovaglia, nulla lascerò di ciò che a Me non appartiene, essa tornerà pura limpida e trasparente nell’Amore.

Gesù, la Tua ancella è in ascolto della Tua Parola, vieni o mio Re a donare di Te a tutti i Tuoi figli, a tutti coloro che Ti attendono desiderosi di Te, l’Amore!    Grazie Gesù, grazie!

Mia amata sposa, la Luce viene a te con tutto il Suo infinito Amore e viene ad annunciarti il Suo intervento sulla Terra nella Giustizia del Padre.

Abbiate sempre la fede in voi o uomini, per non essere preda del maligno, il tempo ora entrerà nella più dura lotta, la vostra anima entrerà nel buio della tenebra e chi non si sarà custodito nell’Unico e Vero Dio, il Cristo Gesù, non potrà combattere con forza, l’avversario, che lo saccheggerà nel suo infido male.
Ecco perché IO, con tutto il Mio Amore intervengo, non lasciatevi sedurre da colui che vi avvolgerà nella sua cattiveria ma siate pronti a combatterlo con tutto il vostro sì sincero a Gesù Cristo, l’Unico Vincitore contro il male.

L’Universo ora entrerà in battaglia!
Gli esseri della Luce combatteranno contro gli esseri della tenebra e sarà la lotta finale, quella che metterà fine al male.

Risorgeranno nuove tutte le cose e tutto risorgerà nuovo a nuova vita nell’amore infinito di Colui che tutto ha pronto per i Suoi.

Amati figli della Luce, preparatevi ora a ricevere lo Spirito Santo per poter entrare vittoriosi nella Gloria del Padre vostro.
Gerusalemme è già adorna di Luce, il Padre manderà sulla Terra il Figlio Suo Unigenito, il Quale riporterà la Terra nella Sua Luce e tutto riposerà nella gioia eterna dell’infinito Amore di Colui che è Padre, Madre, Fratello, Amico sincero.
Tutto sarà nell’armonia del Creato, perché tutto ritornerà a Lui e in Lui, il Dio Creatore.

Gesù Salvatore è alla Sua Discesa o uomini, attendete il Suo ritorno con tutto il vostro cuore pieno di amore per Lui ..il Re dei re! ..Il Re della Gloria!

Oggi, Festa del Corpus Domini, il Cielo manda sulla Terra fasci della Sua Luce e fiumi di grazie su tutti coloro che sono in attesa di rinnovamento. Lo Spirito Santo, avvolgerà chi sarà pronto ad essere fasciato della Sua Luce, e con tutto l’Amore del Padre, sarete nuovi a vita nuova in Lui.

Batterò il Mio Pugno sulla Terra e la farò ballare come una trottola, scuoterò questa Terra come una tovaglia, nulla lascerò di ciò che a Me non appartiene, essa tornerà pura, limpida e trasparente nell’Amore.
Il Mio popolo sarà nuovo nella Luce del Suo Creatore, Dio Eterno d’Amore infinito, e nel suo andare sarà sempre ricolmato della Sua Grazia, di ogni Suo Bene, e sarà un popolo santo, fedele al Suo Dio Creatore, e mai più sarà buio! Amen!

Il Miracolo della Vita sta per entrare nella vostra vita, accoglieteLo in voi per essere in Lui rinnovati nell’amore e appartenere a Lui, l’Amore!
Vita eterna per ogni Mia creatura, gioia immensa, amore infinito figlioli Miei!
Orsù, PASQUA è con voi, la vostra risurrezione è vicina, aprite i vostri cuori a Cristo Gesù il Signore …victoria est! Amen!

Dio Padre, Dio Figlio, Dio Spirito Santo.

domenica 26 giugno 2011

Spalancate le porte a Cristo



Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la Sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l'uomo e l'umanità intera! Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo Lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo Lui ha parole di vita, sì! di vita eterna.

Questo mondo nel male è alla sua fine, tutto si scatenerà ora nel più grande disastro mondiale!

Le vostre case siano tutte pronte come IO vi ho ordinato!

 Questo mondo nel male è alla sua fine, tutto si scatenerà ora nel più grande disastro mondiale!

  


Messaggio per i Suoi chiamati e per coloro che sono alla Sua sequela.
Con amore infinito vengo a dimorare in voi, il Mio Spirito è in voi e voi siete Miei quando IO parlo al mio popolo attraverso il vostro sì.

Miei amati figlioli, oggi IO vi consacro al trionfo del Mio Sacro Cuore e vi benedico in Me.
Siate capaci di entrare nella nuova dimensione, il vostro Dio vi aiuterà a camminare e capire.
La via del Cielo vi attende con tutti i Suoi doni più belli, quelli della gioia immensa in Me, vostro fratello, vostro Padre, amico sincero e Dio Creatore.
La vostra capacità di intendere sarà grande in Me, e sarete capaci di entrare nei cuori dei vostri fratelli e aiutarli a crescere spiritualmente nell’amore.Gioite o figli Miei, gioite perché tutto ormai si apre alla Nuova Era, un’era di pace e amore, dove il Figlio dell’Uomo viene a Dimorare con voi e gioire con voi.

L’Universo vi attende per offrirvi dei suoi deliziosi spazi nell’amore infinito e farvi conoscere ciò che nella vostra breve umanità non avete conosciuto e non avreste potuto conoscere, perché nella cecità del peccato.
Ora si apre a voi un tempo nuovo dell’amore e nella sapienza, sarete uomini di luce ed entrerete nel firmamento nuovo dove tutto sarà a portata di mano.
Tutto voi capirete perché entrerete nella vita nuova in Dio Padre Onnipotente e riacquisterete quei doni perduti per il peccato avvenuto in voi a causa della vostra disobbedienza a Dio.

Quando succederanno queste cose, voi sarete già nuovi perché il peccato sarà allontanato da voi, sarete nuovi a vita nuova e fibrillerete nell’amore infinito di Colui che vi prenderà in Sé.
Amate creature Mie, non distraetevi nelle cose di questo mondo, ora entrerà in esso un buio immenso e il vostro cuore deve essere sereno e pronto a combattere le tenebre per risalire nella Luce infinita che vi attende per abbracciarvi in Sé.

Curate i Miei piccoli e tenetevi tutti per mano, l’inverno passerà in fretta se voi risponderete il vostro sì come il Cielo vi chiede, e nulla mai subirete di male, perché questo male verrà estirpato da Colui che ora viene a trasformare ogni cosa in Sé, l’Amore infinito.

Il Mio Colle a breve risplenderà della Mia Luce e in voi entrerà il Sole della Nuova Primavera. Ornati da mille colori vibrerete nuovi nella luce che vi racchiuderà in Sé.

Questo mondo nel male è alla sua fine, tutto si scatenerà ora nel più grande disastro mondiale, il fascino delle cose del mondo, nel potere e nella lussuria passeranno ed entreranno cose nuove e perfette nell’amore.

Le vostre case siano tutte pronte come IO vi ho ordinato, il loro aspetto deve essere nella Mia Casa, benedette ed esorcizzate con tutti i sacramentali per tenerle pronte all’ultimo attacco del maligno. Nulla potrà in voi e nulla accadrà alle vostre dimore se protette come il vostro Dio vi comanda.
Allargate il Mio dire a tutte le genti, ogni creatura si predisponga alla battaglia finale con tutto il bene del Cielo affinché tutto rientri n ella Luce Infinita.


Ora non turbate il vostro cuore con i vostri pensieri terreni, tutto accadrà figlioli, e il tempo è giunto alla sua ora, non tarderete a vedere lo scatenamento di tutte le forze della natura che sconvolgeranno il vostro pianeta Terra.
È la purificazione! Entrerà in ogni luogo e dimorerà nella luce del Padre vostro che ogni cosa ha creato.


Nell’attesa non dubitate mai del Mio dire in voi e preparate tutte le cose in ordine secondo il Mio dire. Siate pronti e non temete di nulla perché i Miei figli non avranno da temere nulla in quanto IO manderò in loro soccorso le Mie schiere di Angeli celesti per tenerli fuori dal male.

Come al tempo di Mosè, segnate gli stipiti delle porte delle vostre abitazioni e state in preghiera senza temere di nulla, IO Sono Colui che Sono e oggi intervengo perché tutto si compia secondo le Sacre Scritture e tutto torni a Me. Tutto deve tornare a Me per risplendere nuovo in Me e di Me.
Vi benedico e vi esorto a non essere increduli ma credenti, IO Sono l’Unico e Vero Dio.

Vi elargisco già da oggi il Mio Bene infinito, non muovete passo senza il Mio ordine, le Mie indicazioni!  Tutto deve essere controllato e guidato dal Cielo perché si giunga alla vittoria contro il male.
Nessuno si permetta di prendere decisioni che non gli competono ma si attenga scrupolosamente al Mio Dire.


Vi amo e vi attendo tutti Miei per iniziare insieme una vita nuova ed eterna nella gioia dell’amore.

Gesù, Maria e Dio  Padre, Javhé

Perchè il culto mariano è così ostracizzato

Voi rinnegate mia MadreMaria, rinnegate i Santi vostri fratelli,e in fine rinnegate La mia Santità se dunque nella legge vi e scritto voi siete dei e la parola e rivolta a voi e non può essere cambiata,perché allora rinnegate le cose sante del padre mio ? non vi ho forse detto Non date le cose Sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.? ora se in un immagine come quella di mia madre,o una dei vostri fratelli Santi , vi e la mia Santità ; un vitello,non e santo,un pesce non e santo, un cane non può divenire santo, e nemmeno un falco può diventare santo, voi cadete in contraddizione e le leggi vi schiacciano,attenti figlioli attenti, perché il tempo non e lontano e presto tutto sara compiuto.

(1Pietà 2:4-10 NRV)

“4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. 6 Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso». 7 Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare, 8 pietra d’inciampo e sasso di ostacolo». Essi, essendo disubbidienti, inciampano nella parola; e a questo sono stati anche destinati. 9 Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; 10 voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia.”

ripeto: chi e della luce comprende le cose della luce, mentre chi non vi appartiene non le comprende, e io vi dico che non capirano mai il vero spirito.

GUARIGIONE ALL’EUCARISTIA


GUARIGIONE ALL’EUCARISTIA
Gesù,
mio Signore e mio Dio,
mio Salvatore e mio Liberatore,
mio Re e mio Tutto…
Sei qui, ora, dentro di me,
il tuo Corpo Santissimo è nel mio corpo,
il tuo Sangue Preziosissimo è nel mio sangue.
Il Padre, Amorevolissimo, è in Te,
quindi in me.
Lo Spirito Onnipotente, Santo Paraclito,
Ti accompagna,
perciò effonde Grazia immensa e pura
proprio ora, nella mia Anima.
O stupendo, amato, unico Sposo,
se tutto il tuo Corpo Perfettissimo
è nel mio,
come può il mio avere delle imperfezioni?
Se il tuo Capo Santo è nel mio,
come può il mio avere dei disturbi?
Se le tue Arterie e le tue Vene adorabili sono nelle mie,
come possono le mie avere dei problemi?
Se i tuoi Organi radiosi sono nei miei,
come possono i miei essere malati?
Se le tue Ossa, i tuoi Nervi,
i tuoi Muscoli splendenti sono in me,
come posso avere membra doloranti e stanche?
E la verità è che non è possibile rimanere infermi,
quando il tuo Prezioso Sangue di Salvezza
scorre in noi e ci purifica.
Non è possibile restare zoppi, ciechi, confusi e tenebrosi,
quando il Plasma della tua Acqua Cristallina,
come fiume travolgente,
ci immerge nella tua ineffabile corrente di salutare ricchezza,
quando le tue Dolcissime Piaghe aperte
versano, incessantemente, su di noi,
potenti e radiose scie di guarigione totale.

ROSARIO DI LIBERAZIONE

Per la propria persona

All’inizio del Rosario:    “Recitare il Credo...”.
Sui grani grandi:         “Se Gesù mi libera, allora io sarò libero”.
Sui grani piccoli:            “Gesù, abbi pietà di me!
                                           Gesù, guariscimi!
                                           Gesù, salvami!
                                           Gesù, liberami!”.
Alla fine:                          “Recitare la Salve Regina...”.

PREGHIERE

1. Preghiera
Mi pongo alla Presenza di Gesù Cristo e mi sottometto alla sua Signoria.
Mi rivesto dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del Diavolo.
Mi mantengo ben saldo, cinti i fianchi con la verità, rivestito con la corazza della Giustizia.
Tengo sempre in mano lo scudo della Fede, con il quale posso spegnere tutti i dardi infuocati del Maligno.
Prendo anche l’elmo della Salvezza e la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio.
Gesù Cristo, Crocefisso, Morto e Risorto, per la Gloria del tuo Nome, lega tutti gli Spiriti dell’aria, dell’atmosfera, dell’acqua, del fuoco, del vento, della terra, del sottoterra e degli Inferi.
Lega anche l’influenza di qualsiasi Anima, persa o errante, che possa essere presente e di qualunque Emissario del Potere Satanico o di qualsiasi Riunione di Streghe, Maghi o Adoratori di Satana, che possano essere presenti in qualche forma preternaturale.
Invoco il Sangue di Gesù, nell’aria, nel fuoco, nel vento, sulla terra e su tutti i suoi frutti che sono intorno a noi, negli abissi e negli Inferi.
Gesù, nel tuo Nome, impedisci agli Avversari, che ho menzionato, di comunicare fra loro e di aiutarsi a vicenda, in qualsiasi modo.
Proibisci loro di comunicare con me e di fare qualsiasi cosa, a meno che non sia loro ordinata nel tuo Nome.
Gesù, sigilla con il tuo Sangue questo luogo, tutti i presenti, i loro famigliari, i loro amici, le loro case, ogni loro avere e le fonti del loro guadagno (da ripetersi tre volte).
Gesù Cristo, proibisci a tutti gli Spiriti perduti, Streghe, Gruppi Satanici o loro Emissari, Sudditi o Capi di Reami, di recarmi danno, vendicarsi su di me, la mia famiglia, i miei amici o di causare deterioramento a qualsiasi cosa da noi posseduta.
Gesù Cristo, per i meriti del tuo Sangue Prezioso, tronca e dissolvi ogni maledizione, maleficio, incantesimo, magia, legatura, trabocchetto, artificio, stratagemma, menzogna, impedimento, ostacolo, inganno, deviazione o distrazione, catene o influenze spirituali.
Vinci, o Signore, anche ogni malattia del corpo, dell’Anima, della mente, presente in noi o in questo luogo, sia essa stata causata dai nostri propri peccati ed errori o provocata da qualsiasi Agente (da ripetersi tre volte).
Ora, colloco la Croce di Gesù Cristo nella mia persona ed in tutte le Generazioni del mio “Albero Genealogico” ed esigo, nel Nome di Gesù Cristo, che non ci sia comunicazione diretta fra nessuna di queste Generazioni.
Ogni comunicazione sia filtrata attraverso il Prezioso Sangue di Gesù
Maria Immacolata, rivestimi della Luce, della Potenza ed Energia della tua Fede.
Padre, ordina agli Angeli ed ai Santi di assistermi.
Grazie, Gesù, perché sei la mia Speranza, la mia Giustizia, la mia Santificazione, la mia Redenzione.
Mi affido al Ministero dello Spirito Santo, per ricevere la sua reale guarigione intergenerazionale.
Gloria al Padre, Gloria al Figlio e Gloria allo Spirito Santo, come era in principio, ora e sempre, nei Secoli dei Secoli
Amen.

2. Preghiera
Signore Gesù, vogliamo lodarTi e ringraziarTi, perché attraverso la tua Misericordia e Pietà hai creato questa potente preghiera, per produrre meravigliosi frutti di guarigione, salvezza e libertà nella nostra vita, nelle nostre famiglie e nella vita di coloro per cui preghiamo.
Grazie, Gesù, per il tuo infinito Amore per noi!
Padre Celeste, noi Ti amiamo con tutta la fiducia di figli.
Ci avviciniamo di più a Te, in questo momento, e preghiamo che lo Spirito Santo riempia il nostro cuore.
Padre, affinché lo Spirito Santo possa scendere dentro di noi, vogliamo svuotarci attraverso il Segno della Croce e rinnoviamo il nostro completo e incondizionato affidamento a Te.
Chiediamo che tutti i nostri peccati possano essere perdonati ed affidati, ora, al Corpo piagato di Gesù.
Abbandoniamo tutte le afflizioni, preoccupazioni, angosce e tutto ciò che ha portato via la gioia dalla nostra vita.
Ti consegniamo il nostro cuore, nel Nome di Gesù.
Padre, noi mettiamo anche tutte le nostre malattie del corpo, dell’Anima e dello Spirito sul Corpo Crocifisso di Gesù, tutte le preoccupazioni per la nostra famiglia e per il lavoro, i nostri problemi finanziari e matrimoniali, tutte le nostre angosce, incertezze e afflizioni.
Signore, noi imploriamo il potere redentore del Sangue di Gesù.
Possa questo Sangue spargersi su di noi, per lavare e purificare il nostro cuore da tutti i cattivi sentimenti.
Gesù, abbi pietà di me!
Gesù, abbi pietà di noi!
Sì, Padre, vogliamo donarTi tutti i nostri desideri, debolezze, miserie e peccati, il nostro cuore, corpo, Anima e Spirito, tutto ciò che noi siamo ed abbiamo: la nostra Fede, vita, matrimonio, famiglia, lavoro, vocazione e Ministero.
Riempici del tuo Spirito, Signore!
Riempici del tuo Amore, del tuo Potere e della tua Vita!
Vieni, Spirito Santo!
Vieni, nel Nome di Gesù!
Vieni e porta in noi la Parola di Dio, proclamata attraverso il Rosario della Liberazione e fa che questo porti, in ogni cuore, la Grazia di essere guariti, salvati e liberati nel Nome di Gesù Cristo, nostro Signore.
Amen.
Rinnovamento nello Spirito Santo
 

La preghiera del silenzio e l'ascolto di Dio


       Spesso chi prega desidera una risposta da Dio ma non è sempre capace di sentire la sua voce sebbene Egli sempre risponde alla preghiera di ogni suo figlio. Su decisioni importanti abbiamo bisogno di essere certi che Dio ci risponda e abbiamo bisogno di essere sicuri che quello che abbiamo udito sia proprio la voce di Dio. Quando abbiamo la grazia di avere vicino un padre spirituale tutto questo risulta più semplice, e la fiducia in lui diventa di estrema importanza nel nostro cammino spirituale. Ma il problema nasce con "la preghiera personale". La nostra preghiera non dovrebbe essere la semplice richiesta di qualcosa, ma preghiera è chiedere qual'è la volontà di Dio su ciò che noi desideriamo.    Ma una volta ascoltato Dio, la sua voce, come facciamo ad essere sicuri che quella è la sua parola? Questo è un punto molto importante per qualsiasi cristiano che vuole crescere spiritualmente. Innanzitutto dobbiamo essere convinti con  certezza che Gesù vive in noi. Ricordiamo san Paolo, "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me" ( Gal.2,20…). Quindi non c'è bisogno di andare chissà dove per ascoltare Gesù, dobbiamo ascoltare la sua voce forte e viva che è in noi. E dobbiamo ricordarlo e insegnarlo a tutti i fratelli battezzati che per debolezza o per ignoranza si rivolgono a santoni, maghi, pseudoprofeti, guaritori, cartomanti, astrologi, veggenti, gente senza scrupolo che vuole far credere di conoscere il destino degli altri o addirittura di essere in contatto continuo e diretto con "l'Eterno" ed i suoi "emissari", creando "greggi senza pastori" (Numeri 27:17), "ciechi e guide di ciechi" (Matteo 15:14), e non solo ma con la drammatica verità "che il cieco e lo zoppo non entreranno nella casa "(2 Samuele 5:8).
Gesù non è un dio muto o sordo, Gesù vede, parla e ascolta sempre e ciò è  frutto del nostro battesimo; noi siamo in continua comunione con Lui, con il nostro Gesù Cristo che vive dentro di noi e che parla con una voce interna, come un pensiero che si forma nella nostra mente, come uno dei tanti pensieri che ci passano continuamente per la testa, ma che ha delle qualità ben precise. La comunione con Gesù Cristo si interrompe con il peccato ma diventa forte amicizia con la "continua invocazione" dello Spirito Santo. Quando pecchiamo il rapporto si interrompe, e non solo si incrina il rapporto con Dio, nostro migliore amico, ma con tutto il creato, con tutto l'universo e la nostra visione dell'intera realtà viene distorta. Il peccato mette noi al centro dell'universo, il nostro io. In questo modo non ascoltiamo più la voce di Dio, ma le nostre innumerevoli voci: quella dell'autoritario, quella del colpevole, dell'ottimista, del pauroso, dell'ansioso, dell'orgoglioso, del presuntuoso. Solo Gesù è in grado di farle tacere, solo la sua autorità "terrorizza e mette in fuga le varie legioni".
Il nostro io non ha potere su di loro, da soli non troveremmo nessuna via di uscita da questa prigione. Ma anche se Gesù perdona i nostri peccati, il peccato lascia un ferita interiore che disturba la nostra comunicazione con Dio. Sembra che non ci sia via di uscita, che sia impossibile tornare al nostro "Eden" e parlare con semplicità con Dio, in un dialogo a tu per tu. E invece si può: con "la preghiera del silenzio".
Con essa ci accorgeremo che Dio parla con voce semplice e silenziosa, ma così potente e profonda da sollevare interi Oceani, da alzare come barchette di carta le più grandi navi. La sua voce è unica, del tutto differente dalle innumerevoli voci che hanno tentato di comandarci, di prendere il timone della nostra vita. Realizziamo dunque la nostra "preghiera del silenzio". Cerchiamo un posto tranquillo, rilassiamoci, raccogliamoci, restando in attesa di risposta. Non andiamo via dopo avere completato le nostre "abitudinarie pratiche devozionali" pensando di aver compiuto il nostro dovere, lasciamo invece spazio e tempo al nostro interlocutore, lasciamo che Dio ci risponda. E una volta riconosciuta la sua voce, unica, nella nostra mente, sarà bene mettere in pratica ciò che Lui ci dice. Rischieremmo altrimenti di perdere solo del tempo, dimenticandoci cosa Gesù ci ha  detto:"Io non vi conosco…(Mt. 7:21,23)" perché anche se avremo fatto miracoli, non abbiamo fatto la sua volontà. E anche dai frutti si vede l'albero (Mt. 7:20): se averlo ascoltato ha portato frutti positivi allora abbiamo sentito davvero la voce di Dio, mentre se dopo aver ascoltato, i risultati saranno mediocri o vani allora non è stata la sua voce a parlarci. 
Inoltre la voce di Dio, va confrontata con le Sacre Scritture e se ci sono delle divergenze tra quello che abbiamo sentito e quello che Gesù ha detto in esse allora quella non era la sua voce. Come non sarà la sua voce se ci dirà di fare cose ridicole, contro coscienza, cose di poco buon senso. La preghiera del silenzio ci chiede di dedicarle un tempo compreso tra 20 e 60 minuti, di sederci comodamente e rilassarci per raggiungere una buona concentrazione nella  mente e nello spirito.  
Ci chiede di pregare in maniera semplice, seguendo il nostro respiro e pronunciando al massimo una o due parole : Gesù, Signore, Abbà, Padre, oppure utilizzando la preghiera orientale "Signore Gesù Cristo figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore".                Non dobbiamo dare molta importanza ad una o ad un'altra parola, l'importante è volere comunicare con Gesù. 
Inizialmente ci saranno tante voci che affioreranno e ci distrarranno da quella di Gesù, ma come ospiti indesiderati e non aspettati li congederemo, e se ci viene in mente qualcosa di importante da fare che era stata dimenticata la annoteremo,  e la faremo alla fine della preghiera, perché durante essa la preghiera dobbiamo essere liberi e pronti a ricevere lo sposo. Ci vuole perseveranza e determinazione soprattutto le prime volte e anche per molto tempo. Questo tipo di preghiera potrebbe sembrare una perdita di tempo o risultare molto frustrante in quanto le"solite litanie" danno più soddisfazione spesso però quasi "farisaica". Durante la preghiera silenziosa Gesù ci illumina in tante cose, ma soprattutto vengono alla luce le barriere e i massi che si oppongono al nostro andargli incontro e se Lui sposta l'ostacolo, vorrà che noi facciamo altrettanto. 
Durante la preghiera possono tornare vive e doloranti le nostre ferite interiorip ma Gesù ci illumina e ci risana, perché ci desidera felici e sani. Quindi in questo incontro silenzioso di profondo amore e raccoglimento, il nostro unico amico, il nostro amato, si svela e ci svela il nostro io, bisognoso di amore e di cure. Gesù desidera amarci ed essere amato e solo facendo la sua volontà solo accettando il suo amore, il suo progetto di amore potremo unirci a Lui.