Eb 7:1-28 Il sacerdozio del Messia Gesù superiore a quello di Aaronne.

 

In Ebrei 6:20 l'autore aveva ripreso il tema del sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec, tema interrotto nel capitolo 5:10 per ammonire i destinatari del pericolo dell'apostasia.
Il capitolo 6 chiudeva con l'affermazione che Gesù è entrato per noi quale precursore nel cielo dopo che è diventato sommo sacerdote in eterno. Il suo sacerdozio non finirà mai, e garantisce una salvezza perfetta.
L'autore espone due argomenti: Chi era Melchisedec e la superiorità del suo sacerdozio.

Chi era Melchisedec? 1. Melchisedec era re di Salem 2. Era sacerdote del Dio altissimo 3. Viveva nel tempo di Abraamo 4. Andò incontro ad Abraamo, mentre questi ritornava dopo aver sconfitto dei re, e lo benedisse (Ge 14:17 ..) 5. Il suo nome significa: Re di giustizia. Poi anche re di Salem cioè di pace. 6. Non si sa niente della sua provvenienza né della sua sorte. La storia è silenziosa riguardante la sua nascita e la sua morte. 7. Lui era un sacerdote. Si tratta di un personaggio misterioso che appare una sola volta e poi non si sa più niente di lui. Ma dopo centinaia di anni Dio parla di lui a Davide dicendo che il Messia sarà re e sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec - Sl 110:4. Il sacerdozio del Messia Gesù è superiore a quello di Aaronne 6 aspetti 1° (4-10) Melchisedek era superiore ad Abraamo Abraamo, come capo stipite degli Ebrei, gode la massima stima. L'autore della lettera invita ora gli Ebrei di considerare quanto sia grande costui al quale Abraamo, il patriarca, diede la decima del bottino! Abraamo pagò la decima a qualcuno che non fa parte della sua stirpe, e l'inferiore viene benedetto dal superiore. Melchisedec ricevendo da Abraamo la decima l'ha ricevuta anche da Levi; nello stesso mode come noi, discendenti di Adamo, siamo tutti diventati peccatori in lui. Immaginate lo shoc degli Ebrei che Abraamo ha pagato la decima a un non ebreo ed è stato benedetto da lui. 2° (11-19) il sacerdozio di Melchisesek introduce una speranza migliore Il sacerdozio levitico non era in grado di ottenere il perdono dei peccati e non ha portato la perfezione; così vi è stato un cambiamento di sacerdozio e con ciò anche della legge e l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci avviciniamo a Dio.. Gesù non apparteneva alla tribù di Levi ma a quella di Giuda. Così non avrebbe mai potuto diventare un sacerdote secondo la legge di Mosè. Gesù non è diventato sacerdote in conseguenza della sua discendenza ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile. 3° (20-22) Il sacerdozio del Messia Gesù è un sacerdozio istituito con giuramento I sacerdoti levitici sono diventati sacerdoti senza giuramento, mentre Gesù lo è diventato con un giuramento divino . Che cosa ne consegue? Che egli è garante di un patto migliore. In virtù del patto che ha inaugurato Gesù abbiamo un libero accesso alla presenza di Dio. Il nuovo patto è un patto senza condizioni che Dio ha fatto con la casa d'Israele e che sarà pienamente applicato al principio del millennio (Ger 31.33-34) di cui noi godiamo già alcune benedizioni. 4° (23-25) è un sacerdozio che non cambia I sommo sacerdoti levitici erano tanti, perché morivano Gesù ha un sacerdozio eterno poiché rimane in eterno, perciò il suo sacerdozio non si trasmette e egli può salvare perfettamente - Chi? - Coloro che per mezzo di lui si avvicinano (19; Gc. 4:8) a Dio. 5° (26-27) non ha bisogno di offrire altri sacrifici mentre isommo sacerdoti levitici avevano bisogno di offrire prima dei sacrifici per i propri peccati e poi per quelli del popolo e lo dovevano fare ogni giorno. Gesù era senza peccato, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori e lui ha offerto una volta per sempre una sacrificio per i peccati del popolo quando ha offerto se stesso. Ora è elevato al di sopra dei cieli alla destra del Padre e intercede per noi. 6° (28) un sacerdozio perfetto mentrre i sommo sacerdoti levitici erano soggetti a debolezza .

Testo biblico 1 Questo Melchisedec, re di Salem, era sacerdote del Dio altissimo. Egli andò incontro ad Abraamo, mentre questi ritornava dopo aver sconfitto dei re, e lo benedisse. 2 E Abraamo diede a lui la decima di ogni cosa. Egli è anzitutto, traducendo il suo nome, Re di giustizia; e poi anche re di Salem, vale a dire Re di pace. 3 È senza padre, senza madre, senza genealogia, senza inizio di giorni né fin di vita, simile quindi al Figlio di Dio. Questo Melchisedec rimane sacerdote in eterno 4 Pertanto considerate quanto sia grande costui al quale Abraamo, il patriarca, diede la decima del bottino! 5 Ora, tra i figli di Levi, quelli che ricevono il sacerdozio hanno per legge l'ordine di prelevare le decime dal popolo, cioè dai loro fratelli, benché questi siano discendenti di Abraamo. 6 Melchisedec, invece, che non è della loro stirpe, prese la decima da Abraamo e benedisse colui che aveva le promesse! 7 Ora, senza contraddizione, è l'inferiore che è benedetto dal superiore. 8 Inoltre, qui, quelli che riscuotono le decime sono uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive. 9 In un certo senso, nella persona d'Abraamo, Levi stesso, che riceve le decime, ha pagato la decima; 10 perché egli era ancora nei lombi di suo padre, quando Melchisedec incontrò Abraamo. 11 Se dunque la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perché su quello è basata la legge data al popolo), che bisogno c'era ancora che sorgesse un altro sacerdote (non semplicemente un altro ma un tipo diverso-heteron) secondo l'ordine di Melchisedec e non scelto secondo l'ordine di Aaronne? 12 Poiché, cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge. 13 Infatti, queste parole sono dette a proposito di uno che appartiene a un'altra tribù, della quale nessuno fu mai assegnato al servizio dell'altare; 14 è noto infatti che il nostro Signore è nato dalla tribù di Giuda, per la quale Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio. 15 E la cosa è ancor più evidente quando sorge, a somiglianza di Melchisedec, un altro sacerdote 16 che diventa tale non per disposizione di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtù della potenza di una vita indistruttibile (indissolubile VR,VD,ND); 17 perché gli è resa questa testimonianza: «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec». 18 Così, qui vi è l'abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilità 19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresì l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. 20 Questo non è avvenuto senza giuramento. Quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento, 21 ma egli lo è con giuramento, da parte di colui che gli ha detto (che dice VD - légontos): «Il Signore ha giurato e non si pentirà: "Tu sei sacerdote in eterno"». 22 Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo. 23 Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare; 24 egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro. 26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; 27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso. 28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge, costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.